Caratteristico borgo medievale murato, Monte dei Bianchi si trova nella Valle del Lucido, a 406 metri di altitudine ed in posizione panoramica; le sue vicende si intrecciano con quelle dell’antico monastero ivi costruito.
Il primo monastero risale probabilmente all’VIII secolo, quando Ato, figlio di Eugenio il Longobardo, lasciò una parte dei suoi beni ad un certo prete Fratellus per la costruzione di un centro religioso. Nel 1105, il monaco benedettino Bernardo degli Uberti, dopo le suppliche delle famiglie dei Bosi della Verrucola e di Rodolfo da Casola, decise di costruire un nuovo monastero dedicato a San Michele Arcangelo, sulle rovine di quello precedente. Annesso alle dipendenze dell’Abbazia di Canossa, esso venne gestito dai frati canonici regolari detti frati bianchi, dal colore del loro saio, da cui prese il nome la località. Il monastero e il borgo che veniva formandosi attorno ad esso venne ereditato dalla famiglia d’Herberia, che governò la Lunigiana orientale fino all’avvento dei Malaspina nel XIII secolo. Oggi la chiesa è dedicata alla Madonna della Neve, è in stile barocco internamente, mentre all’esterno è costituita da pietre in arenaria in alto e da bozze di sasso colombino (calcare bianco) in basso.
Il borgo fortificato presenta ancora oggi tre torri (delle cinque originarie) collegate anticamente da mura con portali d’accesso di cui restano alcune tracce, mentre lungo la via principale sono ancora presenti palazzi risalenti al XVI-XVII secolo; sull’architrave di un edificio è presente lo stemma del giglio, testimonianza del dominio che esercitò Firenze tra il Quattrocento e il Settecento.
