Sorta nel XIII secolo per volere dei monaci di Sant’Antonio di Vienne, divenne parrocchiale nel 1378 e dal 1946 è Santuario Mariano della Madonna di Reggio, Beata Vergine dell’Adorazione.
La chiesa Prepositurale di Fivizzano viene fondata il 30 luglio 1377, essendo Vescovo di Luni Bernabò, sotto il Pontificato di Gregorio XI. Originariamente rivolta verso ponente come tutte le chiese più antiche del territorio, questa disposizione infatti permette ad un certo orario l’ingresso della luce dal rosone disposto in alto che va poi a colpire l’altare, enfatizzandone l’importanza come simbolo della religione cristiana. Subisce notevoli rimaneggiamenti, nonché un notevole ampliamento nel 1576, anno in cui viene invertito l’orientamento, con il nuovo ingresso sulla Piazza Medicea al posto dell’ingresso in via Giulia. In questa operazione venne inglobata anche la “Torre Superiore” che diviene il campanile della chiesa.
La struttura come si presenta oggi è frutto degli ultimi interventi effettuati dopo i lavori eseguiti a seguito del terremoto del 1920. La facciata della chiesa in bozze di arenaria presenta sopra la porta principale d’ingresso un bassorilievo in marmo rappresentante la Madonna dell’Adorazione, e sulle porte laterali i Santi titolari della chiesa stessa. Sul campanile spicca lo stemma marmoreo dei Medici, come venne stabilito nel 1571 dalla Comunità di Fivizzano. Sul fianco sinistro della chiesa è stato ricollocato lo stemma in arenaria dei capitani di parte Guelfa, che prima del 1920 era sistemato sulla facciata.
L’interno a tre navate, si presenta scandito dalle quindici grandi colonne in arenaria ricavate appositamente dalla cava di Turlago nel 1576, ed è ricco di otto altari, oltre all’altare maggiore.
Nella navata sinistra, troviamo di notevole interesse l’antico Fonte battesimale, scavato in un unico blocco di pietra, ornato con il simbolo del TAU di S. Antonio e con il bastone di pellegrino di S. Giacomo, risalente al XIV secolo. Segue l’altare in pietra dedicato alla Madonna Addolorata. Nella Cappella del Sacro Cuore si trova il Simulacro di Cristo Morto, scultura a grandezza naturale, in legno dipinto, del Milani. Segue l’altare in marmo della Madonna del Rosario e quindi la Cappella del Carmine, dove si trova l’altare proveniente dal Convento del Carmine di Cerignano, soppresso nel 1782. Alla parete è visibile la “Deposizione”, lunetta ad olio della scuola di Andrea Del Sarto.
Nella navata destra troviamo una piletta per l’acqua benedetta, recante lo stemma dei Malaspina dello Spino fiorito. Proseguendo, dopo gli altari di S.Antonio da Padova e dei SS.Patroni, troviamo l’altare di S.Lucia, in marmo (opera del XVI secolo) e la Cappella dei Conti Benedetti Chigi, dove sopra l’altare si trova la “Resurrezione di Lazzaro”, opera del pittore senese Pietro Sorri (1556-1622). Sono poi visibili due tavole di Pier Francesco Foschi (1502- 1567) rappresentanti S.Sebastiano e S.Rocco.
Dietro l’altare maggiore, pregevole opera in marmi policromi, si trova il coro. Gli stalli sono decorati da fregi e mascheroni, opera del Pisanino e di Angelo da Fazzano (‘600). Sopra lo stallo principale, in una nicchia, c’è una grande statua in marmo di Cristo Redentore, opera di notevole bellezza, del secolo XV. Sull’altare maggiore, in un ricco tabernacolo d’argento, è collocata l’Immagine della Beata Vergine dell’Adorazione, o di Reggio, come viene chiamata comunemente nel fivizzanese.
Il tempietto che corona il tabernacolo della Madonna fu eretto per volontà della comunità di Fivizzano nel 1946, quando la Prepositurale fu dichiarata Santuario Mariano. L’opera fu progettata dal carrarese Remedi. Sparse per tutte le navate sono murate numerose lapidi, tra le quali quelle che ricordano l’apparizione della Madonna dell’Adorazione.